Salve D'Esposito
La vita PDF Stampa E-mail
Scritto da Andrea Rossi D'Esposito   
Lunedì 10 Marzo 2008 15:01

 

Salvatore D'Esposito, il cui cognome denuncia senza possibilità di dubbio la qualità di napoletano “verace”, nasce a Sorrento il 9 agosto 1903. A 16 anni si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, segue poi composizione, con il famoso Maestro Gennaro Napoli, diplomandosi dopo pochi anni. Intraprende subito una carriera da concertista in Francia, in Inghilterra ed in particolare a Londra, città in cui vive e lavora per due anni. Ritorna in Italia nel 1930, anno in cui sposa la sua Giulietta, vivendo a Capri fino allo scoppio della guerra. In questi anni nascono le due figlie: Luisa nel 1932 e Raffaella nel 1937.

A Napoli inizia la sua vita da musicista perché si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di San Pietro a Majella, segue poi composizione, con il famoso Maestro Gennaro Napoli, diviene sostituto Direttore d’orchestra al Teatro San Carlo di Napoli con i Maestri Zandonai, Gino Neri, Coates, ottenendo un prestigioso riconoscimento Internazionale. Sarà ricordato sempre come un musicista di livello internazionale anche per aver contribuito a rinnovare profondamente la musica napoletana.

In pieno 1942, e precisamente nel novembre, Salvatore vuole la sua famiglia a Roma, città che ama ed in cui vive per il resto della vita. Per la Capitale, Salvatore, in occasione della “Festa de noantri”, scrive tre canzoni: “Ho interrogato gli astri”, “ A Roma vojo annà”, “Ti regalo una canzone”. Il musicista napoletano omaggia Roma e vuole, forse nel suo animo, esserne omaggiato. Proprio in quella occasione, riceve, con viva commozione, una targa, in riconoscimento del suo “amore” per la città: sembra quasi che Roma abbia rubato a Napoli uno dei suoi più prestigiosi autori di canzoni: Salve D'Esposito.

Nel 1948, Salvatore che, agli inizi della carriera concertistica, aveva promesso al suo Maestro Gennaro Napoli di non farsi trascinare nel mondo della musica leggera, scrive, su versi del poeta Titomanlio, “Me so 'mbriacato e sole”.

La canzone è lanciata a Sorrento all'Hotel “Le Terrazze” dal cantante ed amico Antonio Basurto, famoso allora e ricordato ancora oggi, che, con la sua voce dalla dizione chiara e perfetta, ne fa un autentico capolavoro.

Presto se ne avverte il grande successo, perché viene tradotta in molte lingue e cantata in tutto il mondo.

La canzone napoletana classica ha trovato nuova linfa attraverso due grandi interpreti!

Nel 1950, sempre con lo stesso poeta, Salvatore, ormai conosciuto come Salve, compone “Anema e core”, uno slow, un ritmo lento sincopato che segna l'inizio di un nuovo discorso musicale. Questa melodia è battezzata dal grande cantante Tito Schipa, amico ed artista eccellente ed è poi cantata dai più grandi interpreti come:

Beniamino Gigli, Ferruccio Tagliavini, Giuseppe Di Stefano, Vic Damone, Frankie Avalon, Cliff Richards, Perry Como, Giacomo Rondinella, Nilla Pizzi, Roberto Murolo, Iva Zanicchi, Ninì Rosso, Ornella Vanoni, Fausto Cigliano, Tullio Pane, Achille Togliani, Bruno Venturini, l'attrice Anna Maria Pietrangeli, Albano, Jula De Palma, Peter Van Wood, Luciano Virgili, Ezio Pinza, Fred Bongusto, Renzo Arbore, Gianni Nazzaro, Rino Salviati, Cristiano Malgioglio, Tony Sigillo, Giorgio Consolini, Mirna Doris, Floriana, Mario Abbate, il noto attore Nino Taranto, Franco Ricci, Stefano Russo, Eddie Fischer, Grace Jones e molti altri.

Ancora oggi la lista degli interpreti si allunga: Mario Maglione, Michael Bublè, Andrea Bocelli, Mina, Toquino, Zizzi Possi e Chico Buarque, Salvatore Bonafede, Fabrizio Bosso, Domingo, José Carreras, Luciano Pavarotti, etc.

Nel 1951 conosce il poeta Enzo Bonagura, con cui Salve compone “N' angelo” e “Trascuratella”. Nel 1952, scrive la canzone “Tradimento” su parole del noto regista Ettore Giannini, che, per la prima ed unica volta, si cimenta nella forma artistica della canzone per il film “Processo alla città”. Il 29 dicembre 1953, un articolo dedicato a Salve D'Esposito, ricorda la nuova canzone “Casarella 'e Pusitano”. I versi sono di Piero Girace, giornalista e critico d'arte. Nel 1954, al II° Festival della canzone Italiana a Parigi, Salve presenta una nuova melodia, scritta con il paroliere Nisa (Nicola Salerno): “Campane napulitane”. Questa canzone partecipa, sempre nello stesso anno, al II° Festival di Napoli.

Insieme a Nisa scrive anche “Ammore e sentimento”, cantata in maniera magistrale da Teddy Reno e “Cuncè vendetta”. Nel 1955 si viene a sapere che “Anema e core “ ha battuto il record delle incisioni, 58 solo in Italia.

http://www.associazioneanemaecore.it/images/stories/salve%20piano%20%201957.jpgSulla scia di questo grande successo, in pochi mesi Salve scrive ben otto canzoni con i poet Pasquale Manzo, Carlo Da Vinci, Armando ciervo e Riccardo Morbelli. Nel 1957 nasce un'altra bellissima canzone con TitoManlio, "Felicità", che partecipa al V° Festival della Canzone Napoletana.

Nel 1959, in occasione del VII° Festival della Canzone Napoletana, D'Esposito scrive con TitoManlio una nuova melodia, “Padrone d' 'o mare”, che si aggiudica il secondo posto. Il collaudato binomio artistico TitoManlio- D'Esposito, continua e si fortifica con altre belle composizioni, tra cui “Musica 'mpruvvisata”, che partecipa all'VIII° Festival nel 1960

Nell’ albergo Hassler,  Salvatore trasorre gli ultimi anni della sua vita di artista e di uomo, componendo pagine strumentali e indimenticabili canzoni. Salvatore particolarmente felice eseguiva pagine sinfoniche, liriche e belle canzoni per gli amici e per i clienti dell’albergo, tra cui possiamo ricordare l’attrice Valentina Cortese, il Filosofo Nicola Abbagnano, il professor Harry Kaufmann, il dottor Sam Henry Friedmann, il presentatore Pippo Baudo e tante altre persone di cultura che frequentavano abitualmente l’Hassler.Tutti ricordano il tocco magico che Salve D’Esposito usava per eseguire Grieg, la forza magnetica  che lo invadeva quando suonava Rachmaninoff…Segue una vita ricca di canzoni (circa 300) ed un lungo elenco di composizioni strumentali (circa 200), che l'Associazione culturale "Anema e core", fondata dalla figlia Luisa con l'aiuto del proprio figlio Andrea e della moglie Marzia, si ripromette di ripubblicare.

 

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 09 Novembre 2022 19:34
 
Cerimonia di intestazione della Villa Comunale di Sorrento in memoria del Maestro Salve D’Esposito PDF Stampa E-mail
Scritto da Andrea Rossi D'Esposito   
Sabato 15 Marzo 2008 18:37
Stemma Sorrento

In occasione del 25° anno dalla scomparsa di Salve D'Esposito, noto per aver composto, nel 1950, la canzone “Anema e Core”, Sorrento, suo suolo natio, nella figura del Sindaco Marco Fiorentino, il giorno 4 Aprile 2008 intitolerà la Villa Comunale a nome del grande compositore (ore 10:30).

 

Salve (Salvatore) D’Esposito nacque a Sorrento il 9 agosto 1903 in una famiglia ricca di tradizioni artistiche e musicali. Già ad otto anni non temeva il pubblico, tanto che i giornali dell’epoca scrissero con entusiasmo del nuovo “genio” sorrentino!

Non ancora ventenne, il maestro D’Esposito, diresse l’orchestra del Salone Margherita di Napoli; fu scelto poi dalla Federazione Musicisti d’Italia per una serie di concerti in Italia e all’estero.

In seguito all’incontro con l’attrice napoletana Clelia Matània, D’Esposito decise di intraprendere una nuova esperienza musicale nel campo della canzone.

Tornato in Italia, dopo una serie di concerti a Londra, Salve incontrò Tito Manlio: nacque così, nel 1948,“Me so’ ‘mbriacato ‘ e sole”, canzone che ebbe subito uno strepitoso successo, tanto che fu tradotta in molte lingue e cantata in tutto il mondo.

Un nuovo splendido successo fu raggiunto nel 1950, anno in cui nacque “Anema e Core”.

Dopo questa indimenticabile canzone, il maestro d’Esposito continuò a comporre altre splendide melodie.

Grazie a lui e al suo talento, la canzone napoletana raggiunse vertici elevati,

che segnarono l’inizio di una nuova scuola.

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Novembre 2010 11:56